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Frode fiscale per la costruzione di Ikea, 14 indagati

Avrebbero realizzato fondi neri attraverso un complesso sistema di subappalti. Sono stati loro sequestrati beni mobili ed immobili per 4,2 milioni di euro

Sequestro di beni mobili e immobili ai danni di 14 indagati nell'inchiesta relativa alla realizzazione dello store Ikea di Afragola. L'indagine ha al centro un'ipotesi di frode fiscale finalizzata a creare fondi neri, questi realizzati attraverso un sistema di subappalti a società “cartiere”.

Ad operare il sequestro – che ammonta in totale a 4,2 milioni di euro – è stata la polizia tributaria della guardia di finanza di Napoli. Gli indagati sono cinque donne e nove uomini.

La frode al Fisco, secondo quanto ipotizzato dalla magistratura, veniva compiuta dal rappresentante legale di una delle società coinvolte. Questa usava fatture per operazioni inesistenti, emesse a loro volta da altre due aziende. I fondi neri così costituiti – sempre secondo l'ipotesi degni inquirenti – venivano in una fase successiva riciclati dagli indagati.

A realizzare lo stabile che poi sarebbe stato occupato da Ikea, varie società legate da una catena di contratti di subappalto (di identico contenuto, oggetto e valore) partita dall'aggiudicatrice.

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